Tutela dei minori: l’Osservatorio regionale è inutile

di Michele Facci
di Michele Facci

In Emilia-Romagna i dati più importanti per tutelare i minori non sono conosciuti

La Regione Emilia-Romagna, con la legge 14/2008 (NORME IN MATERIA DI POLITICHE PER LE GIOVANI GENERAZIONI), all’art. 1,  “riconosce i bambini, gli adolescenti e i giovani come soggetti di autonomi diritti e come risorsa fondamentale ed essenziale della comunità regionale … persegue il benessere e il pieno sviluppo dei bambini … e delle loro famiglie come condizione necessaria allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società regionale“.

Mentre l’art. 4 della predetta legge stabilisce che “Il Comune è titolare, in via esclusiva, delle funzioni in materia di tutela dei minori, fatte salve le competenze dell’autorità giudiziaria”, il successivo articolo 6 (“Funzioni della Regione”) stabilisce che la Regione, tra le altre attività:

– approva lo specifico programma di cui all’articolo 9, comma 4, che contiene le linee strategiche delle politiche regionali per l’infanzia e l’adolescenza, con particolare riguardo agli interventi di sostegno alla genitorialità;

promuove un’azione di raccordo tra le diverse realtà distrettuali, in modo da perseguire omogeneità di opportunità e di qualità nel sistema dei servizi e degli interventi in tutto il territorio regionale, di monitorarne la qualità e di valorizzare le buone prassi esistenti;

può disporre controlli e verifiche sulle comunità autorizzate che accolgono minori, dandone comunicazione al Comune competente alla vigilanza;

raccoglie, elabora e diffonde, tramite l’osservatorio regionale per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, i dati sulla condizione delle nuove generazioni al fine di un’efficace programmazione regionale e locale.

Per assolvere questo compito, la medesima legge (art. 7) istituisce l’Osservatorio regionale per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, con il compito di fornire un impianto certo e coordinato di conoscenze sulla reale condizione delle nuove generazioni in Emilia-Romagna, tra le quali:

– raccolta, analisi e restituzione dei flussi informativi su infanzia, adolescenza e giovani provenienti da soggetti istituzionali e dal terzo settore;

– realizzazione di mappe aggiornate dei servizi pubblici e privati e delle risorse destinate all’infanzia, all’adolescenza e ai giovani;

 predisposizione di relazioni periodiche sulla condizione dell’infanzia, dell’adolescenza e dei giovani in Emilia-Romagna e sull’attuazione dei relativi diritti;

 produzione di rapporti e pubblicazioni volti alla restituzione dei dati, anche attraverso azioni di comunicazione e divulgazione.

In pratica: i dati raccolti dall’Osservatorio regionale sarebbero determinanti (il condizionale, a questo punto, è d’obbligo) per impostare ed indirizzare le politiche sociali in favore dei minori e delle loro famiglie.

I dati assenti

Ma questi dati, esistono ?!? Purtroppo no, in quanto il compito assegnato all’Osservatorio regionale è assolto in maniera parziale.

Eccone la dimostrazione.

Con richiesta in data 6.8.2019 ex art. 30 Statuto (pratica 483/2019), si chiedeva di conoscere, tra gli altri, i seguenti dati:

Permanenza per singolo anno dei minori nelle seguenti strutture:

Struttura  residenziale (Comunità per minori, Casa famiglia etc);

Affido familiare fino al quarto grado di parentela;

Affido eterofamiliare;

Altro.

Luogo di inserimento del minore allontanato dopo le dimissioni (ad esempio, rientro in famiglia, rientro nella comunità familiare, ingresso in altra Struttura residenziale etc).

Gli Uffici preposti dichiaravano che tali dati non erano disponibili a livello regionale in quanto “non oggetto di comunicazione obbligatoria attraverso il sistema Sisam”.

Con ulteriore richiesta in data 9.3.2021 (rif. NP/2021/10275), si chiedeva di conoscere gli importi erogati dalla Regione Emilia-Romagna, quale spesa socio-sanitaria, diretta al sostegno endofamiliare ai minori, ai sensi dell’art. 1 della L. 184/1983.

Gli Uffici preposti (pratica 2021/162) dichiaravano che “la Regione non dispone di tali dati trattandosi di interventi disposti autonomamente dagli Enti locali nell’esercizio delle proprie funzioni in ambito sociale”.

Con ulteriore richiesta in data 7.9.2022, si richiedeva un report in ordine alle verifiche fatte sulle case-famiglia per minori, dalle competenti commissioni di vigilanza, negli anni 2019-2020-2021 e 2022.

Gli Uffici preposti (pratica 2022/411) dichiaravano che il dato richiesto “non è nella disponibilità di questa Direzione generale”.

In definitiva, nel periodo contemplato (2019-2022)la Regione Emilia-Romagna ha dichiarato di non essere a conoscenza dei dati relativi:

a) alla spesa sociale per sostenere la genitorialità e i minori all’interno della propria famiglia originaria (art. 1 L. 184/1983);

b) al periodo di permanenza dei minori al di fuori della propria famiglia originaria, e del percorso seguito dagli stessi;

c) ai controlli e verifiche effettuate presso le comunità che accolgono minori.

La conclusione ?

Un Osservatorio regionale che non conosce dati di fondamentale importanza per le politiche sociali in favore dei minori diventa del tutto inutile.

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Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di adozione, vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di "adozione", vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

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