Il “bando montagna” della Regione penalizza l’Appennino bolognese

di Michele Facci
di Michele Facci

Finanziato solo il 13,5% delle richieste provenienti dai Comuni montani bolognesi.

Nei primi giorni del mese di agosto, la Giunta regionale ha approvato il “Bando montagna 2022”, diretto a finanziare con un contributo economico le giovani coppie che vogliono acquistare casa in un Comune montano.

L’importo complessivo stanziato è pari a 5 milioni di euro, contro i 20 milioni stanziati nel precedente bando 2020.

Peccato però che, non solo l’importo stanziato nel nuovo bando sia solamente pari ad un quarto di quello precedente (e quindi decisamente insufficiente), ma anche che la montagna bolognese continui ad essere penalizzata nell’attribuzione dei punteggi, perchè nessuno dei Comuni montani del bolognese si trova nella fascia che attribuisce il maggior punteggio per posizione geografica (fascia da 20 punti), e solo 8 Comuni su 23 si trovano nella fascia da 10 punti.

I restanti 15 Comuni non attribuiscono alcun punteggio.

Quindi, “bando montagna” di fatto non per tutti.

D’altronde, che la montagna bolognese sia stata penalizzata da questi criteri risulta bene dalle domande ammesse e finanziate nel precedente bando 2020: a fronte di 623 richieste pervenute dai Comuni montani bolognesi, solo il 13,5% sono state liquidate, percentuale in assoluto più bassa di tutta la Regione. Per completezza: in testa Piacenza con il 52,70% di domande finanziate, poi Reggio Emilia con il 42%, Rimini con il 41%, Parma con il 36,7 %, Ravenna con il 33,3%, Forlì-Cesena con il 29,5% e Modena con il 29%.

Di seguito gli atti ispettivi presentati in Regione (interrogazione 2020 e interpellanza 2022), per chiedere conto di questa disparità di trattamento, e per ricordare che la montagna non ha bisogno di mancette (elettorali e no), ma di sostegni strutturali e costanti.

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Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di adozione, vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di "adozione", vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

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