Pagati affitti 5 milioni in più del dovuto, ma anche qui tutto tace. Per ora…
La gestione del patrimonio immobiliare della Regione Emilia-Romagna assume giorno dopo giorno toni sempre più inquietanti, nell’evidente imbarazzo di Bonaccini & co., oramai sommersi dalle nostre continue denunce ed esposti.
Stavolta parliamo di un altro immobile che la Regione prese in locazione in via Aldo Moro (civico n° 18), oramai nel lontano 1999, per destinarvi propri uffici (oltre a 40 posti auto), in una superficie complessiva di circa 5.360 mq.
In attuazione dell’articolo 24 del decreto legge 66/2014, con decorrenza 1.7.2014, il canone di locazione allora vigente veniva ridotto del 15%, per un importo finale annuo di € 1.736.004,49 iva compresa.
In prossimità della scadenza del contratto di locazione, stabilita per il 30 settembre 2017, la Regione richiedeva all’Agenzia del Demanio il nulla osta al rinnovo del contratto, che tuttavia veniva autorizzato al canone annuo di € 550.000,00 oltre Iva, per un valore finale di € 671.000,00, circa 1 milione di meno (!!!) rispetto a quanto fino a quel momento pagato alla società privata proprietaria dell’immobile.
E qui, succede, l’impensabile, ma visto che parliamo di soldi pubblici, sul cui utilizzo maldestro non risponde quasi mai nessuno, in Regione Emilia-Romagna l’impensabile diventa realtà: nonostante la consapevolezza della sussistenza di una locazione passiva dichiarata non congrua dall’Agenzia del Demanio, la Regione Emilia-Romagna ha provveduto comunque ad occupare l’immobile in questione oltre la scadenza contrattuale.
Per ben 5 anni, la Giunta regionale ha autorizzato l’utilizzo in proroga, continuando a corrispondere il maggior canone di € 1.736.004,49 (iva inclusa), con una differenza in aumento rispetto al canone dichiarato congruo dall’Agenzia del Demanio di € 1.065.004,49 annui.
Il maggior costo cagionato alle finanze regionali, ed in contrasto con l’obiettivo di contenimento della spesa pubblica per locazioni passive, ammonta quindi a complessivi € 5.325.004,49 (€ 1.065.004,49 annui per cinque annualità), sino al prossimo 30 settembre 2022.
Immediata la presentazione di un atto ispettivo alla Giunta, anche se conosciamo già la (non) risposta che puntualmente arriverà: il tema vero sarà capire se la Magistratura contabile avrà effettivo interesse a indagare anche su questa vicenda (finora ho personalmente presentato 3 esposti sulle locazioni passive della Regione, e quindi questo sarebbe il quarto caso), anche se l’esperienza mi porta a pensare che nessuno vorrà sporcare il “vestito buono” del Presidente…
Vedremo presto. Ovviamente non molliamo !