I Vigili del Fuoco hanno bisogno di mezzi e risorse adeguate

di Michele Facci
di Michele Facci

La Regione Emilia-Romagna fatica a sostenerne l’attività di Protezione civile

La  Legge 21/11/2000, n° 353 (Legge-quadro in materia di incendi boschivi) è finalizzata alla “conservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale quale bene insostituibile per la qualità della vita” e le relative norme “costituiscono principi fondamentali dell’ordinamento ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione”.

Per provvedere a tale finalità, il legislatore nazionale attribuisce la competenza alle Regioni a statuto ordinario, nonchè alle Regioni a statuto speciale ed alle province autonome di Trento e di Bolzano.

Sempre secondo la legge-quadro, le regioni approvano il piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, sulla base di linee guida e di direttive deliberate dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delegato per il coordinamento della protezione civile, che si avvale, per quanto di rispettiva competenza, del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Corpo forestale dello Stato e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

Il piano regionale, sottoposto a revisione annuale, deve individuare, tra l’altro, “la consistenza e la localizzazione dei mezzi, degli strumenti e delle risorse umane nonché le procedure per la lotta attiva contro gli incendi boschivi”, oltre alla “previsione economico-finanziaria delle attività previste nel piano stesso”.

La Regione Emilia-Romagna ha provveduto ad adottare il Piano regionale in questione fin dal 1999; con la Dgr n° 1928 del 2020 ha aggiornato per l’anno 2020 la precedente (ed ultima) versione del Piano relativa al periodo 2017-2021. Quindi, la DGR 2159 del 2021 ha prorogato la validità del Piano sino al 31/12/2022.

Il piano regionale, tra le altre previsioni, richiama il rapporto della Regione Emilia-Romagna con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – Direzione Regionale Emilia-Romagna, disciplinato dalla convenzione-quadro triennale dell’11 giugno 2019 (ora sostituita dalla nuova convenzione, approvata con delibera n° 890 del 06/06/2022), per la reciproca collaborazione nelle attività di protezione civile.

In particolare, così prevede il Piano in ordine al rapporto con il CNVVF (pag. 48):

Nell’ambito delle finalità della convenzione – quadro, e secondo quanto stabilito ogni anno dal P.O.A. (Programma Operativo Annuale), è previsto il potenziamento del dispositivo di soccorso del CNVVF che prevede, tra l’altro, la messa a disposizione di DOS – Direttore delle Operazioni di Spegnimento- (presso la SOUP – Sala Operativa Unificata Permanente – durante la sua apertura e, a richiesta, sul territorio, direttamente su incendio), l’approntamento di squadre AIB (Antincendio boschivo) nella fase di grave pericolosità e di squadre di presidio territoriale itineranti nella fase di attenzione; il P.O.A. e la convenzione – quadro prevedono altresì l’assegnazione al CNVVF di automezzi e attrezzature dedicate allo spegnimento a terra degli incendi boschivi.

Le squadre, organizzate nelle sedi di servizio individuate allo scopo dalla Direzione Regionale VVF, sono dotate, oltre che di automezzi e attrezzature fornite da ciascun Comando Provinciale di appartenenza, anche da mezzi specifici messi a disposizione della Regione Emilia-Romagna, in applicazione della convenzione – quadro, da considerarsi integrativi e non sostitutivi ai mezzi ordinariamente assegnati dal Dipartimento VVF, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.

Gli automezzi sono costituiti da:

– N. 7 APS Iveco, mod. Supercityfire TLF 20/20 dislocati presso i Comandi Provinciali e i Distaccamenti volontari e misti;

– n. 38 Land Rover Defender C 130 turbodiesel, dotati di specifico equipaggiamento, dislocati presso i Comandi Provinciali e i Distaccamenti volontari e misti;

– n. 4 Land Rover Defender C 90 turbodiesel, dotati di specifico equipaggiamento, dislocati presso i Distaccamenti volontari.

Le attrezzature sono costituite da:

n. 32 moduli monoblocchi AIB intelaiati composti da serbatoio idrico da 400- 600 lt, dislocati presso i Comandi Provinciali e i Distaccamenti volontari e misti;

n. 10 vasche auto posizionanti da 11.350 lt, per rifornimento idrico aereo in fase di spegnimento incendi, dislocate a cura di altrettanti Distaccamenti volontari;

n. 2 bamby bucket (cestelli) con capacità variabile da 600 a 1.000 lt, per rifornimento idrico aereo in fase di spegnimento incendi, a servizio dell’elicottero operante presso il Reparto Volo.

Nell’ambito degli accordi di programma esistenti con l’Agenzia Regionale STPC ai sensi dell’art. 7, comma 3, lettera a) della Legge 353/2000, il CNVVF concorre all’attività di spegnimento in collaborazione con il Volontariato, garantendo la presenza:

– di proprie squadre di primo intervento specializzate nella valutazione degli incendi boschivi, nello spegnimento e nella direzione delle operazioni di spegnimento, la cui consistenza e operatività viene giornalmente comunicata alla SOUP, se attiva.

– di squadre boschive specializzate per l’attività di spegnimento a terra, la cui consistenza e operatività viene giornalmente comunicata alla SOUP, se attiva.

– dei propri mezzi aerei specializzati nello spegnimento la cui operatività viene giornalmente comunicata alla SOUP, se attiva. Qualora le risorse disponibili e gli interventi in corso lo consentano, mette a disposizione del DOS i mezzi aerei del proprio Nucleo elicotteri per l’attività di monitoraggio, valutazione, contenimento e spegnimento, fatta salva la competenza primaria e diretta per interventi istituzionali.

Assicura, dal momento in cui è presente con proprio personale sull’evento di incendio boschivo, l’attività di direzione delle operazioni di spegnimento che si concretizza nella direzione delle squadre di spegnimento a terra (proprie e fornite dai volontari) e dei mezzi aerei eventualmente presenti.

L’attività svolta dal CNVVF nell’ambito della prevenzione e gestione degli incendi è quindi di assoluto rilievo ed importanza, e rende necessario ed imprescindibile un costante sostegno, economico e strumentale.

Il parco automezzi operativi messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (Direzione regionale), può essere così sintetizzato:

– i 7 APS (Autopompa serbatoio) Iveco risalgono all’anno 2006, e sono dislocati presso i Comandi provinciali, con esclusione però di Reggio Emilia e di Rimini.

– gli altri automezzi Land Rover Defender, invece, sono così assegnati, per un totale di 42 mezzi:

 Land Rover Def 90 (anno 2003)Land Rover Def 130 (anno 2000)Land Rover Def 130 (anno 2002)Land Rover Def 130 (anno 2003)Land Rover Def 130 (anno 2008)Land Rover Def 130 (anno 2017)
Bologna3 3321
Modena1 132 
Reggio E.   21 
Parma  12  
Piacenza 1 3  
Ferrara   31 
Forlì Cesena  121 
Ravenna   3  
Rimini   2  
       
Totale4162371

A ben vedere, quindi, ben 34 automezzi su 42 (81%) risalgono al 2003 ed agli anni precedenti; peraltro, oltre ad essere tecnologicamente “datati”, appartengono anche alla categoria Euro 3 quanto ad emissioni inquinanti, in contrasto con lo stesso Piano Aria della Regione Emilia-Romagna.

Ad alcuni territori, inoltre, risultano assegnati mezzi operativi del tutto insufficienti rispetto al reale fabbisogno in caso di necessità.

Come previsto dal documento “Concorso della flotta aerea dello Stato nella lotta attiva agli incendi boschivi – Istruzioni operative”,nella lotta agli incendi boschivi sono impiegati aeromobili nella disponibilità dello Stato e delle regioni e province autonome. Il loro utilizzo si ispira a principi e procedure condivise, orientati alla massima efficacia”.

In particolare, in caso di incendio intervengono, prima, le squadre di terra coordinate dalle Regioni, poi i mezzi aerei in dotazione alla Regione (soprattutto elicotteri) e, se insufficienti, la flotta aerea dello Stato su richiesta della Regione.

Sempre secondo il documento citato, “nell’ambito delle rispettive competenze, ogni regione e provincia autonoma che impiega assetti aerei per l’attività AIB dovrà realizzare la massima sinergia con gli aeromobili resi disponibili dallo Stato. A tal fine, dette amministrazioni devono fornire al Dipartimento i necessari aggiornamenti in ordine al proprio dispositivo aereo previsto per l’AIB, i cui elementi principali sono di seguito elencati: 

– numero e tipologia di aeromobili disponibili;

– decorrenza e durata dei contratti di noleggio dei mezzi aerei (periodo di disponibilità);

– dislocazione e prontezza operativa quotidiana dei mezzi aerei;

– compiti assegnati (ricognizione, avvistamento, spegnimento, trasporto personale, ecc.);

– possibilità di utilizzazione al di fuori del proprio territorio, con particolare riferimento a regione e/o provincia autonoma limitrofa;

– elenco e categoria dei bacini idrici idonei per l’impiego dei velivoli Canadair CL-415 (All. “I”).

La citata Convenzione tra il CNVVF, Direzione Regionale Emilia-Romagna, e la Regione Emilia-Romagna, rinnovata il 6 giugno u.s., prevede che il Dipartimento dei Vigili del Fuoco disponga “l’assegnazione minima di un elicottero AW139 o AB412 efficiente al Reparto Volo regionale per tutta la durata della convenzione; sono fatte salve le maggiori esigenze di soccorso in ambito nazionale nonché gli interventi necessari in relazione ai cicli di manutenzione ordinaria e straordinaria previsti.

L’eventuale disponibilità di un secondo elicottero, con relativi equipaggio ed attrezzature, in occasione di eventi straordinari è vincolata a periodi limitati e nei limiti della disponibilità e degli impegni della risorsa aerea a livello nazionale”.

Il Piano Regionale per il contrasto agli incendi boschivi (DGR 1928 del 2020), in ordine alle previsioni economiche-finanziarie delle attività ivi previste, riporta i seguenti impegni di spesa, per il periodo 2017-2021, senza tuttavia specificare i valori per gli anni 2020 e 2021:

2017   
Convenzione VVF – campagna estiva AIB  773.000,00  
Convenzione CFS – CCF  120.000,00  
Programma Operativo Annuale AIB con Coord. Prov.li Volontariato  87.000,00  
Campagna informativa AIB  0,00  
  
Totale 2017  980.000,00  
2018   
Convenzione VVF – campagna estiva AIB  900.000,00  
Convenzione CFS – CCF  240.000,00  
Programma Operativo Annuale AIB con Coord. Prov.li Volontariato  115.000,00  
Campagna informativa AIB  1150,00  
  
Totale 2018  1.256.150,00  
2019   
Convenzione VVF – campagna estiva AIB  840.000,00  
Convenzione CFS – CCF  240.000,00  
Programma Operativo Annuale AIB con Coord. Prov.li Volontariato  115.000,00  
Campagna informativa AIB  550,00  
  
Totale 2019  1.195.550,00  

Il recente incendio nel Comune di Vergato (BO) ha portato alla luce le difficoltà delle Istituzioni  locali a risolvere, solo con mezzi propri, la problematica degli incendi sul territorio regionale, anche in relazione all’assenza di invasi disponibili per l’approvvigionamento idrico dei mezzi aerei.

Per questi motivi, abbiamo chiesto (interrogazione del 6 luglio u.s.) alla Giunta regionale di conoscere:

– quali siano gli aeromobili di pertinenza della Regione, disponibili in funzione AIB, e dove siano dislocati;

quante siano le risorse stanziate per gli anni 2020, 2021 e 2022, nell’ambito del piano regionale contro gli incendi boschivi, e come siano state utilizzate;

– se non ritenga di dovere aumentare la dotazione strumentale a servizio della convenzione con il CNVVF – Direzione Regionale, ed in particolare di sostituire gli automezzi oramai vetusti, inquinanti e tecnologicamente obsoleti, e permettere la piena operatività a tutti i Comandi provinciali;

– più in generale, se non ritenga di dovere implementare economicamente le risorse previste per le finalità proprie della convenzione con il CNVVF, fin dall’annualità 2022, nell’ottica di sostenere in pieno l’attività di previsione, prevenzione e contrasto agli incendi boschivi.

Attendiamo risposta.

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Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di adozione, vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di "adozione", vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

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