Dentro la “balena grigia”: viaggio negli sprechi della Regione (parte 5)

di Michele Facci
di Michele Facci

Canoni di affitto non riscossi per oltre € 550.000 annui, un altro sperpero di Bonaccini & co.

E’ proprio il caso di dirlo: la gestione immobiliare dei due complessi immobiliari di Palazzo Ratta-Pizzardi e Villa Aldrovandi Mazzacorati da parte della Giunta Bonaccini diventa sempre più imbarazzante.

Avevamo già parlato delle deficienze e criticità connesse all’acquisto dei due prestigiosi immobili, costati alle casse regionali oltre 20 milioni di euro nel 2016, senza che a ciò fosse conseguito alcun risparmio sui costi delle locazioni passive, unico motivo ufficiale che aveva giustificato l’ingente spesa.

Adesso, dall’analisi delle perizie di stima effettuate nel 2015 dal geom. Donato Tinari sui due complessi, emerge come il prezzo in questione fosse stato indicato sulla scorta di un valore locatizio ben preciso.
Infatti, poiché, al momento dell’acquisto da parte della Regione Emilia-Romagna entrambi gli immobili risultavano occupati (Palazzo Ratta Pizzardi dagli uffici Ausl, e Villa Aldrovandi in parte dalla Ausl e in parte dal Comune di Bologna, occupazioni che permangono tuttora), il prezzo di acquisto era stato determinato prevedendo – quale valore congruo – una conseguente entrata economica annua a titolo di “affitto” di € 311.000 per Palazzo Ratta Pizzardi, ed € 451.600 per Villa Aldrovandi Mazzacorati (così ripartite: € 318.500 dalla Ausl ed € 133.100 dal Comune di Bologna), e su tali valori poggiava l’equilibrio finanziario della compravendita.

Tuttavia, è emerso invece come il prezzo incamerato dalla Regione per l’utilizzo da parte della Ausl sia stato pari a € 31.724,01 annui per Palazzo Ratta Pizzardi, ed € 32.336,05 per Villa Aldrovandi Mazzacorati, quindi circa un decimo (!!!) dei valori di locazione stimati dal perito incaricato dalla Regione, e quindi con una differenza in danno di quest’ultima pari ad oltre € 550.000 per anno.

La somma percepita dal Comune di Bologna, invece, pari a € 133.100 annui, è cessata nel 2020 per essere stata rinunciata (la convenzione è stata rinnovata a titolo gratuito !) dall’amministrazione regionale.

Inevitabile la presentazione di un immediato atto ispettivo alla Giunta, che si aggiunge a tutti gli altri già presentati in queste ultimi mesi sulla gestione del patrimonio immobiliare della Regione, sul quale dovranno essere necessariamente effettuate verifiche sempre più approfondite.
E non solo dai Consiglieri di minoranza.

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Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di adozione, vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

Michele Facci

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Bolognese di nascita e Porrettano di "adozione", vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

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