People Mover di Bologna. Tutto regolare?

di Michele Facci
di Michele Facci

La Regione ha investito 27 milioni di euro in un’opera che stenta continuamente a partire

Questa la triste “storia” del trenino “People Mover“.

Il 1° agosto 2006 la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna e il Comune di Bologna sottoscrivevano un accordo-quadro per la città metropolitana di Bologna che prevedeva, tra le varie azioni integrate per il sistema dei trasporti e della mobilità, la realizzazione dell’infrastruttura di collegamento tra la stazione ferroviaria di Bologna e l’Aeroporto G. Marconi.

Nell’ambito degli accordi tra la Regione, la Provincia e il Comune, e tra i suddetti enti e la società aeroporto Marconi SpA, venivano concordati i rispettivi contributi alla realizzazione dell’opera, con la previsione di circa 27 milioni di euro a carico della Regione Emilia-Romagna.

Il Comune di Bologna, in seguito all’espletamento di un bando di gara a procedura aperta, il 28 aprile 2009 aggiudicava l’affidamento della concessione per la costruzione e la gestione dell’opera al Consorzio cooperative costruzioni (CCC) di Bologna.

A tal fine, veniva costituita una società di progetto per la costruzione e gestione dell’opera, la “Marconi Express SpA”, composta dal CCC e dall’allora società ATC spa (delibera di Giunta n. 292391 del 2009 del 1° dicembre 2009), poi divenuta TPER a seguito della fusione di ATC e FER (1 dicembre 2012).

La parte di costruzione della infrastruttura civile veniva quindi subappaltata ad una società consortile denominata PEOPLE MOVER Scarl, alla quale subentrò la società PEOPLE MOVER BOLOGNA scarl, con socio di maggioranza relativa (47%) la società CMSA Coop Muratori e Sterratori ed Affini di Montecatini Terme, la società CLEA Impresa Cooperativa di Costruzioni Generali di Campolongo Maggiore VE (31,2%), il CCC di Bologna (20%) e il CIPEA & CARIE –CO.ED.A – Unifica (1%).

Da quanto si apprende dal sito internet del consorzio CMSA, società costruttrice dell’opera: “Il progetto prevede la realizzazione della nuova infrastruttura«Marconi Express», una navetta su monorotaia, anche detta People Mover, che collega direttamente la Stazione ferroviaria AV di Bologna all’Aeroporto Guglielmo Il tragitto sarà di 5 km e verrà percorso in circa 7 minuti e mezzo di viaggio, effettuando un’unica fermata intermedia presso l’area Bertalia- Lazzaretto. L’infrastruttura è di tipologia a viadotto con campate di luce 35/40 m, con pile in cemento armato e impalcato in acciaio. Il People Mover è un sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata su monorotaia, ad alimentazione elettrica e pneumatici in gomma, totalmente automatico, ossia senza conducente, dotato di porte di banchina a protezione dei passeggeri. La capacità dei veicoli, omologata ai sensi della circolare ministeriale 81/96, va da 50 passeggeri (4 pax/mq) per veicolo a 100 (8 pax/mq). Il tempo di attesa stimato è di soli 3’45’’ e permetterà dunque di soddisfare agilmente la domanda prevista. Infine, caratteristica saliente della tecnologia del people mover, è quella di adattare in tempo reale la frequenza delle corse alla domanda del momento. Questa elasticità, oltre ad avere importanti benefici per la clientela, consente anche di ottimizzare i costi di gestione dell’infrastruttura. Per l’attraversamento della tangenziale e dell’autostrada è stato realizzato un ponte di circa 90 metri di luce libera, su disegno dell’architetto Iosa Ghini, con due grandi portali che lo caratterizzano.”

In data 30 ottobre 2018 veniva depositata la “Relazione e certificato di collaudo statico delle strutture relative al sistema “People Mover” da parte dei collaudatori Ing. Amleto Pasquini, capogruppo del R.T.P., Ing. Armando Mammino, Omero Bassotti e Ing. Maurizio Ciarrocchi.

Nonostante la dichiarazione di avvenuto collaudo delle opere, nei mesi successivi si verificavano dei gravi vizi nelle strutture, come si evince dalla <<Relazione e certificato del supplemento di collaudo statico per i sistemi correttivi in sustituzione dei tirafondi disfunzionati od a rischio di disfunzione, messi attraverso l’interfaccia tra l’impalcato ed i pulvini (al culmine delle pile) nell’ambito delle strutture relative al sistema “People Mover”>>, depositata il 7.2019 da parte dei medesimi collaudatori Ing. Amleto Pasquini, capogruppo del R.T.P., Ing. Armando Mammino, Ing. Omero Bassotti e Ing. Maurizio Ciarrocchi.

In particolare, la relazione dava atto dell’avvenuto “tranciamento di uno o più tirafondi (posizioni: incroci tra pila ed impalcato)” in 9 posizioni, mentre 43 sono state le posizioni in cui si è sospettato, o si è constatato, che sussistessero condizioni fisiche analoghe a quelle riscontrate nelle posizioni in cui era effettivamente avvenuto il tranciamento di qualche tirafondo, sebbene tale fenomeno non si fosse ancora verificato;

Il documento conclusivo della relazione e del certificato del supplemento di collaudo statico veniva quindi depositato in data 28 agosto 2019.

In data 2 dicembre 2019 (P.g. n° 540370 del 3.12.2019), il Comune di Bologna – Settore Mobilità sostenibile e infrastrutture, provvedeva alla ricerca di una figura professionale cui affidare un incarico per attività di supporto specialistico alle attività del RUP, in merito alla “procedura di valutazione di affidabilità, disponibilità e manutentabilità” (sic) – (R.A.M.) – del sistema di trasporto rapido di massa “People mover”.

In particolare detta figura, dotata di professionalità altamente specializzata, avrebbe dovuto affiancare il RUP nei suoi compiti di Direttore dell’esecuzione del contratto, e, nello specifico, svolgere i seguenti compiti:

  1. valutazione critica dei documenti di analisi RAM prodotti dal concessionario in aggiornamento a quelli progettuali;
  2. interlocuzione con il concessionario nella review della documentazione stessa e delle attività necessarie ai fini di garantire il grado di disponibilità richiesto dal concedente;
  3. predisposizione di un piano di monitoraggio della RAM necessario al concedente in fase di gestione;
  4. analisi dello studio RAM nell’ipotesi di carenze accertate sulla documentazione fornita dal Concessionario che non consentano valutazioni sulle prestazioni attese dal sistema;

In data 26 marzo u.s., poiché la verifica effettuata fra il personale in essere presso il Comune di Bologna, circa la presenza e disponibilità di una figura professionale che potesse eseguire il previsto incarico, non aveva dato esito positivo, il Responsabile Unico del Procedimento, ing. Mirka Rivola, conferiva il predetto incarico, dell’importo complessivo di euro 360,00, alla società Nier Ingegneria s.p.a. di Castelmaggiore (Bo), per lo svolgimento delle attività di analisi di affidabilità, disponibilità e manutenibilità (RM) del sistema “People Mover”.

Conseguentemente, dopo un virtuale taglio del nastro in data 18 novembre 2020, ed una serie di rinvii e ritardi, il People Mover entrava ufficialmente in funzione, seppure con traffico limitato e capienza ridotta a causa dell’emergenza sanitaria. Seguivano poi diversi fermi tecnici per verificare il corretto funzionamento del mezzo, gli ultimi dei quali avvenuti nello scorso mese di ottobre, che hanno costretto all’utilizzo di bus sostitutivi.

Nei giorni scorsi, alla monorotaia di collegamento tra Stazione e Aeroporto  è stato imposto un ulteriore fermo, senza previsione certa dei tempi di ripristino, con inevitabili ulteriori disagi per i passeggeri.

Le numerose criticità manifestatesi, che hanno addirittura determinato il blocco della circolazione del mezzo, mettono in serio dubbio la correttezza e la diligenza dei vari collaudi tecnici effettuati negli ultimi anni, così come la relazione finale e propedeutica alla messa in funzione della monorotaia commissionata alla società Nier Ingegneria spa.

Per queste motivazioni, nei giorni scorsi ho presentato un apposito atto ispettivo alla Giunta regionale (leggi qui), anche a tutela dell’ingente investimento pubblico dalla stessa effettuato.

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Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di adozione, vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

Michele Facci

Michele Facci

Bolognese di nascita e Porrettano di "adozione", vivo e lavoro tra l’Appennino e la Città. Avvocato cassazionista. Consigliere dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 2018. Attualmente componente delle Commissioni regionali II (Politiche economiche), III (Territorio, ambiente e mobilità) e IV (Politiche per la salute e politiche sociali), nonché membro del Comitato di sorveglianza sul Programma operativo regionale FSE 2014-20.

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